FIAT CR32 1:32
Fiat CR32 prende il nome dalle iniziali del progettista Caccia Rosatelli, era un aereo biplano da caccia prodotto dall’azienda italiana Fiat Aviazione negli anni trenta. Impiegato principalmente dalla Aviazione Legionaria, durante la guerra civile spagnola, e dalla Regia Aeronautica, nel primo periodo della seconda guerra mondiale, venne adottato anche dalle aeronautiche cinese, ungherese, austriaca, venezuelana e paraguyana. Utilizzato durante la Guerra Civile Spagnola a sostegno dei Nazionalisti, in Spagna, si guadagnò presto la reputazione di uno dei più straordinari biplani di tutti i tempi. Nel Paese iberico fu anche prodotto su licenza e restò in servizio fino al 1953, vent’anni dopo il suo primo volo.
Questo piccolo aereo della Fiat era compatto, robusto e assai manovrabile e diede delle ottime dimostrazioni delle proprie capacità in tutta Europa alla guida dei piloti delle Pattuglie acrobatiche. Ancor oggi conserva la reputazione incontestata di essere stato il più famoso degli aerei da caccia italiani. Seppure non eccezionalmente rapido, era robusto e maneggevole e potentemente armato, per la sua epoca, il decennio 1930-1940, con le sue due mitragliatrici Breda-SAFAT da 12,7 millimetri, sincronizzate e sparanti attraverso il disco dell’elica.
Il C.R. era armato inizialmente con mitragliatrici Breda-SAFAT calibro 7,7 mm, ma il caccia era predisposto per montare due 12,7 mm, con 350 colpi ciascuna, montate sopra la capotta motore e sparanti attraverso il disco dell’elica con sistema di sincronizzazione. L’abitacolo del pilota era aperto, con parabrezza. La strumentazione era quella standard dell’epoca: bussola OMI 03, anemometro da 460 km/h, variometro, virosbandometro, contagiri e altimetro da 8 000 m e traguardo di puntamento a visuale libera e cannocchiale con poggiafronte per mirare, in seguito sostituiti da un collimatore a riflessione. Tutti gli esemplari erano predisposti per montare l’apparato rice-trasmittente, ma la radio RA.80-1 era un “optional” e quando era montata era collegata ad un generatore elettrico a mulinello montato davanti al serbatorio di riserva, sulla carenatura al centro dell’ala superiore. Alla radice della semiala inferiore sinistra, vi era la predisposizione per una cinefotomitragliatrice OMI FM.62, sincronizzata con le mitragliatrici.
Il nuovo caccia era più piccolo, con una superficie alare minore e soprattutto presentava una diversa distribuzione dei pesi, ottenuta da una ricollocazione dei serbatoi, che consentivano al C.R.32 una velocità e maneggevolezza superiori al predecessore.
Il biplano Fiat su un immediato successo. I primi ordini furono assegnati nel marzo 1934 e l’anno dopo fu consegnato al 1º, 3º e 4º Stormo.Della versione originale furono prodotti 383 esemplari, di cui 291 destinati alla Regia Aeronautica, 76 al Regno d’Ungheria e 16 alla Repubblica di Cina.
In totale la produzione della Fiat ammontò ad almeno 1 212 esemplari.
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